Cosa significa intelligenza collettiva? Come può essere di supporto nel fare innovazione sostenibile?

Stiamo vivendo un periodo di epocale cambiamento sotto tutti i punti di vista.

Questo ci è molto chiaro.

Meno chiare sono le strategie, i modelli, le competenze che possono aiutare nell’adattarci a questa nuova condizione. 
E soprattutto che permettano di continuare a fare innovazione.

In un precedente articolo del blog di Impatto Puro, l’avvocato De Laurenzi, ha condiviso gli elementi di natura legale fondamentali per stare al passo con il vantaggio competitivo.

Qui la missione è la stessa, ma vediamo la questione dal punto di vista Risorse Umane.

Intelligenza collettiva e sostenibilità

L’intelligenza collettiva (dalle interessanti teorie di Pierre Lévy) è una di quelle competenze – che diventa pratica comportamentale – utile, o addirittura strategica per l’obiettivo.

Strategica perché fonda i suoi presupposti sul “lavorare su nuove forme di pensiero innovativo. Diverso, divergente“.

Le parole chiave di questo costrutto:

Idee condivise, integrazione, diversità, contaminazione, riconversione, flusso, welfare, organizzazione, change, community

Nessuno da solo ha idee e soluzioni per tutto e per tutti.

Proprio per questo è importante educare alla costruzione di reti sociali di conoscenze e relazioni per favorire la generazione di innovazione.
Come se si trattasse di una Gestalt: “L’innovazione è più della somma delle singole idee” (rivisitazione personale del principio gestaltico).

Il riisultato vuole essere quello di incentivare e stimolare un agile fluire di idee, competenze, conoscenze, emozioni in grado di attivare processi di stimolazione di intelligenza creativa e groupness.

Quali sono gli elementi che favoriscono lo sviluppo dell’intelligenza collettiva?

Di seguito alcuni.

  1. Diversity Acceptance: accettare pensieri, opinioni e idee diverse dalle nostre. Questa la grande sfida delle organizzazioni innovative e sostebili: ascolto, empatia, accettazione.
    Rispetto. Per il prossimo e la sua storia.
    Ogni idea, opinione, credenza, nasce da una storia. Ogni storia va compresa o accettata, ma soprattutto ascoltata e accolta. 
  2. Feedback: se ne parla da tempo, ma ancora c’è molto da fare. Lo strumento che – assieme ad ascolto ed empatia -favorisce una comunicazione di grande impatto ed incisività. Permette di riconoscere comportamenti e attitudini delle persone.
  3. Leadership distribuita: attività, ruoli, responsabilità dipendono dalle persone presenti. Dalla loro disponibilità e dalla loro riconoscibilità nel gruppo. Il fondamento è la fiducia per le capacità degli altri. 
  4. Right Time: “il niente fretta” è un must to have per l’ innovazione e crescita. La compulsione del volere tutto e subito è una crisi dei nostri giorni che è opportuno risolvere. Quasi mai il “devo fare in fretta e subito” potrà portare ad una soluzione decisiva e strategica.
  5. Digital Mindset: il web e le tecnologie informatiche ci permettono di acquisire enorme ricchezza in termini di collaborazione di massa. I dispositivi diventano sempre più agili e user-friendly. Ognuno di noi ha gli strumenti necessari per creare community anche on-line. La condivisione è diventata la linea di integrazione tra gli utenti del web, dando vita ad una vera e propria open culture.
  6. Etica: l’intelligenza è anche sinonimo di: etica, rispetto, confini, collaborazione e dialogo. Tutti elementi che facilitano la progettazione e costruzione di azioni co-creative. 

Il grande impatto ci sarà quando diventerà culturalmente assodata la concezione di innovazione intesa come strumento che apporta reale aumento di benessere, solidarietà e valore sociale. Non solo come creazione di prodotti o processi nuovi.

E tu, sei pronto?

Dott.ssa Sefora Rosa